
Funghi Porcini di Borgotaro IGP sott'olio d'oliva
Peso netto: 170 g
Produttore: BORGOLAB
Vasetto in vetro con chiusura ermetica in alluminio.
Funghi Porcini di Borgotaro IGP sott'olio d'oliva
Il Fungo di Borgotaro IGP si riferisce ai funghi porcini freschi ed essiccati derivati da crescita spontanea (di bosco) delle quattro varietà Boletus aestivalis, Boletus pinophilus, Boletus aereus e Boletus edulis.
La zona di produzione del Fungo di Borgotaro IGP ricade nei comuni di Albareto, Borgo Val di Taro, Bedonia, Berceto, Compiano e Tornolo in provincia di Parma, nella regione Emilia-Romagna e nei comuni di Pontremoli e Zeri in provincia di Massa-Carrara, nella regione Toscana.
È ottenuto attraverso metodi che si diversificano in modo sostanziale da quelli tipici degli ortofrutticoli in quanto il Fungo di Borgotaro IGP non è coltivato nel senso classico del termine, ma è caratterizzato da crescita spontanea. Si può pertanto parlare di “trattamento”, in riferimento alla conduzione dei boschi nei quali avviene la raccolta, che si differenzia a seconda delle condizioni ambientali. Sono ammessi il trattamento a taglio raso matricinato e a sterzo nei cedui e a tagli successivi nelle frustaie. Le operazioni di raccolta si eseguono dalla fine della primavera al tardo autunno a seconda della varietà: la specie Boletus aestivalis compare a fine primavera e nelle annate più calde fruttifica sino all’autunno; il Boletus aereus è raccolto invece nei periodi più caldi, il Boletus pinophilus è raccolto dalla primavera al tardo autunno; infine il Boletus edulis è raccolto in autunno.
Le prime notizie che riportano al Fungo di Borgotaro IGP le troviamo nell'opera "Istoria di Borgo Val di Taro" redatta da Alberto Clemente Cassio (1669-1760). Una seconda testimonianza sulla produzione fungina si ricava dal Vocabolario topografico del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla di Lorenzo Molossi del 1832-1834, in cui nella voce dedicata al territorio di Albareto l’autore cita la fiorente produzione di funghi. Il commercio dei Funghi di Borgotaro si è sviluppato ulteriormente nel corso del XIX, dando luogo a diversi tentativi di razionalizzarne il mercato; inoltre onde impedire uno sfruttamento eccessivo, nel 1964, per la prima volta in Italia furono istituite le riserve per la raccolta dei funghi.
Caratteristiche
Il Fungo di Borgotaro IGP presenta forma arrotondata e carnosa, di gradevole odore fungino e sapore aromatico. Il Boletus aestivalis ha un cappello di colore bruno-rosso più o meno scuro; il Boletus pinophilus di colore granata brunorossiccio-vinoso; il Boletus aereus di colore bronzo-ramato; il Boletus edulis di colore dal bianco crema al bruno-castano e bruno-nerastro.
Abbinamenti
Meraviglioso per antipasti gourmet in accompagnamento a taglieri di salumi e formaggi tipici dell'Emilia Romagna. Perfetto anche come condimento di paste e primi piatti della tradizione emiliano-romagnola oppure come contorno raffinato per carni e arrosti.
Fungo di Borgotaro IGP (Boletus edulis e relativo gruppo) 64%, olio di oliva 36%, sale, aceto di vino, spezie, correttore di acidità: E330
Valore energetico 64 Kcal Proteine 5,77 g Carboidrati 0,4 g di cui zuccheri 0,3 g Grassi 4,14 g di cui saturi 0,48 g Fibra 1,1 g Sale 1,4 g Una volta aperto per una migliore conservazione, consigliamo di rabboccare con olio d'oliva se necessario e conservare in frigorifero.































